Studi professionali, c’è il rinnovo del contratto nazionale

Aumento di 215 euro, più l’una tantum di 400 euro

Ci sono buone notizie per i lavoratori degli studi professionali, cioè per chi è impiegato in studi notarili e di avvocati, studi dentistici, di ingegneri, architetti e di altri professionisti come anche nei laboratori di analisi, cioè per circa 600 mila addetti in tutto il Paese, diverse migliaia in provincia di Bergamo, la maggior parte donne: per loro è stata siglata, venerdì 16 febbraio, l’ipotesi di rinnovo del contratto nazionale, che avrà validità triennale, dal marzo di quest’anno fino alla fine di febbraio del 2027. Ad apporre la firma, al termine della trattiva, FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e la controparte Confprofessioni. Si tratta al momento di un’ipotesi di accordo, perché i contenuti dell’intesa saranno ora sottoposti alla consultazione dei lavoratori in una serie di assemblee che nei prossimi giorni si terranno anche a Bergamo.

“Il rinnovo prevede un incremento contrattuale di 215 euro mensili a regime per il terzo livello, a cui vanno aggiunti 400 euro di una tantum in due tranche: 200 euro a maggio, poi nel maggio 2025” hanno riferito oggi Daria Locatelli di FILCAMS-CGIL, Claudia Belotti per FISASCAT-CISL e Anila Cenolli per UILTUCS-UIL di Bergamo. “L’intesa valorizza la contrattazione decentrata, con la previsione del livello aziendale. Sul territorio saranno poi costituiti gli sportelli dell’Ente bilaterale nazionale Ebipro, a cui saranno affidati compiti di promozione e gestione dei servizi dell’ente bilaterale nazionale. Il testo conferma e precisa ulteriormente le coperture delle prestazioni erogate dalla bilateralità anche in favore delle figure con rapporto di lavoro autonomo non titolari”.

“L’accordo interviene poi inserendo alcune figure professionali” proseguono le sindacaliste. “Con riferimento al sistema di classificazione del personale, in ragione della dinamicità del settore e dell’importante innovazione tecnologica e digitale che lo investe, viene istituito un gruppo di lavoro con il compito di aggiornare la declaratoria contrattuale”.

In materia di assistenza sanitaria integrativa erogata da Cadiprof, inoltre, “l’accordo dispone un incremento di 5 euro del contributo al fine di introdurre nuove prestazioni anche a vantaggio dei familiari dei dipendenti degli studi professionali”.

A proposito di mercato del lavoro, il ricorso all’apprendistato professionalizzante potrà essere utilizzato come strumento valido per il praticantato. “L’intesa regola inoltre due causali che permettono l’assunzione a tempo determinato fino a 24 mesi per incarichi temporanei superiori ai 12 mesi o nei casi di nuove attività” puntualizzano Locatelli, Belotti e Cenolli.  “Al capitolo sulla formazione, è garantito il diritto individuale soggettivo in capo ai lavoratori, facilitando l’accesso ai percorsi di formazione delle figure con rapporto di lavoro autonomo non titolari, anche erogati dal Fondo interprofessionale di settore Fondoprofessioni. Sul sostegno alla genitorialità, infine, il nuovo contratto, dal 1° gennaio 2025,  integrerà il trattamento di maternità obbligatoria a carico del datore di lavoro, permettendo il raggiungimento del 90% della retribuzione”.

Per illustrare i dettagli dell’ipotesi di accordo e per sottoporla al voto di lavoratrici e lavoratori, Filcams CGIL Bergamo ha organizzato un’assemblea territoriale per il prossimo marzo alle ore 10.30 presso la sede Filcams di Curno (Via Bergamo 68). Per informazioni contattare Daria Locatelli (daria.locatelli@cgil.lombardia.it).