Circa 130 lavoratori coinvolti nei tre punti vendita di Bergamo, Nembro e Curno e nel magazzino di e-commerce di Lallio
Saranno coinvolti anche circa 130 lavoratori del territorio di Bergamo nel piano di internalizzazione, dunque di assunzione diretta, previsto in Esselunga a seguito dell’accordo siglato a livello nazionale venerdì scorso tra FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e direzione della società della grande distribuzione organizzata.
Nella nostra provincia il personale interessato è quello alle dipendenze di cooperative che operano all’interno dei tre punti vendita di Bergamo-Celadina, Nembro e Curno e nel magazzino di Lallio che si occupa della gestione della spesa online. Dal 19 febbraio avverranno i passaggi che trasformeranno questi addetti in dipendenti diretti di Esselunga. Per ottenere il passaggio, dovranno manifestare esplicitamente l’intenzione di venire assunti.
“Incontreremo i lavoratori di Lallio, circa un centinaio, e organizzeremo momenti di confronto anche con il personale degli altri punti vendita” hanno spiegato oggi Nicholas Pezzè di FILCAMS-CGIL, Giovanni Locatelli di FISASCAT-CISL e Anila Cenolli di UILTUCS di Bergamo. “Il requisito per tutti è quello di essere occupati stabilmente in una cooperativa al lavoro all’interno di Esselunga da almeno quattro mesi. I lavoratori interessati al passaggio dovranno rassegnare le dimissioni dalle cooperative. All’avvio dei nuovi contratti non verrà richiesto alcun periodo di prova. È previsto il mantenimento di tutte le condizioni economiche già in essere”.
“La sottoscrizione di questo accordo rappresenta un importante risultato per chi opera nella filiera degli appalti in Esselunga: si stabilizza l’occupazione e si conquistano maggiori garanzie. L’intesa costituisce, poi, un precedente in tema di regolamentazione degli appalti in ambito privato, a dimostrazione che molte attività possono essere internalizzate e gestite direttamente”, aggiungono i tre sindacalisti.
Il passaggio alle dipendenze dirette di Esselunga comporterà il cambiamento del Contratto nazionale di riferimento: dal CCNL dei Trasporti e della Logistica, oppure da quello Multiservizi al CCNL del Commercio.
Proprio per favorire l’internalizzazione di alcune attività, come quelle di e-commerce ma anche per garantire una regolamentazione di altri servizi concessi in appalto, in Esselunga era stato siglato un Protocollo di intesa già il 12 dicembre scorso. Per dare attuazione a quanto contenuto nell’accordo di venerdì e per monitorarne le fasi, entro il 15 marzo dovrà svolgersi incontro tra le parti a livello territoriale.
“Esselunga si impegna, inoltre, a selezionare gli appaltatori in relazione a garanzie di affidabilità, capacità, organizzazione dei lavoratori e dei mezzi strumentali necessari per l’esecuzione dei servizi, know how e competenza adeguati agli standard qualitativi richiesti” concludono i sindacalisti, anche ricordando come al Protocollo di dicembre si era giunti dopo il “terremoto” vissuto dall’azienda lo scorso giugno, quando il Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf di Milano aveva eseguito un sequestro preventivo d’urgenza per quasi 48 milioni di euro nei confronti di Esselunga in un’indagine con al centro una presunta “somministrazione illecita di manodopera”.